sabato 6 novembre 2021

La vedova e lo sguardo di Gesù

 

Il Vangelo della vedova che dà tutto quello che ha per vivere è straordinario. La prima lettura, della vedova di Sarepta, prepara il Vangelo e fa intuire che anche alla vedova che dà l’offerta al tempio niente verrà a mancare. È lei al centro del racconto e, con il suo silenzio, ci offre un insegnamento profondissimo.

Ma forse oggi il nostro sguardo può rivolgersi verso Gesù che sta seduto con calma di fronte al tesoro e osserva come la folla vi gettava le monete. Anche tre giorni prima, entrato la sera nel tempio “aveva osservato ogni cosa intorno” (11, 11). Non è anche questo un grande insegnamento? Prima di parlare, prima di agire, Gesù osserva, si prende il tempo per entrare nel cuore delle persone, per capirle, per discernere. Per questo ogni suo dire cade a pennello ed è efficace.

C’è ancora un’altra parte del Vangelo di questa domenica sulla quale vale la pena fermarsi, quella che precede il racconto della vedova: il forte rimprovero rivolto agli scribi. Mi ha colpito il commento che ne ha fatto Tonino Trigiani su Il Vangelo del giorno. Chi conosce Tanino sa che è troppo buono, per questo scrive: “Le ammonizioni di Gesù non vanno prese come un semplice rimprovero. Lui spazza via tutto quanto non è secondo il pensiero di Dio, ma nello stesso tempo suscita desideri nuovi, un bisogno di autenticità, la voglia di cambiare e ricominciare una vita più degna”. Tonino mette in luce, ancora una volta, l’amore di Gesù che ci invita a cambiare vita e ci addita la candida radicalità della vedova.

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