Per il suo compleanno
Maria ha ricevuto in dono, dalla comunità di Marino, quattro nuovi Oblati, da
Vercelli, Verona, Cosenza, Palermo.
«In quanto
professione religiosa nella Congregazione degli Oblati di Maria Immacolata –
scriveva 70 anni fa un grande Oblato –, l’oblazione è essenzialmente una
consacrazione a Dio. Ma, da noi, questa consacrazione la si fa “sotto gli
auspici di Maria”, come dice il Fondatore (20 marzo 1826). In questo senso si
tratta di una consacrazione a Maria per raggiungere Dio con lei e per lei, come ha detto ancora il Fondatore: “Riconoscete che sarà per noi glorioso e consolante
essere consacrati a Maria in un modo speciale e portare il suo nome!” (20
dicembre 1825 ). […]
L’oblazione,
incorporandoci alla Congregazione, ci costituisce ufficialmente ministri delle
misericordie di Maria, suoi collaboratori nel ruolo dell’Alma Socia Christi, sua continuazione, il suo “duplicato” nel ministero
di corredentrice, il pleroma attraverso cui essa esercita la maternità
spirituale. […].
Siamo stati voluti da
Dio, a quanto pare, per evidenziare, in tutta la sua luce e nel pieno
esercizio, il ruolo della misericordia materna dell’Alma Socia Christi, l’Immacolata, Madre di misericordia. Sotto
questo aspetto, il ruolo di Maria nell’ideale oblato è più di uno scopo
particolare da raggiungere, è l’atmosfera dove si realizza tutta la nostra
vita, l’ambito pratico e psicologico di ogni nostra attività, ciò che
conferisce all’istituto una propria fisionomia, che è eminentemente mariana». (M.
Gilbert)
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