Sembra di vederlo, Pietro, sempre impulsivo che alza la mano: "Io lo so chi tu sei!" |
Paolo sognava la Spagna e forse vi è stato. Non avrebbe mai sognato l’Irlanda (vi sono appena tornato dall’Inghilterra), dove nemmeno i Romani avevano messo piede. È la sua festa, che sempre mi attrae.Quest’anno
mi attrae di più Pietro, forse perché già domenica scorsa abbiamo letto nel
Vangelo la sua risposta audace alla domanda di Gesù: “E voi, chi dite che io
sia?”.
Prima
Gesù si informa sull’opinione pubblica: cosa pensa di lui la gente. È importante
sapere cosa la gente pensa. Quando posso la mattina mi piace ascoltare la
rassegna stampa di radio 3, perché si possono percepire i pareri e gli umori
diffusi. Anche Gesù si mostra interessato a cosa pensa la gente e i discepoli
appaiono ben informati. Occorre tanto rispetto per le idee altrui.
Questo
non esimine dal maturare delle convinzioni personale, senza lasciarsi
condizionare dalla mentalità comune, che a volte può coincidere a volte
divergere dalla nostra. Occorre il coraggio e la libertà delle proprie idee.
L’idea
su Gesù nasce dalla frequentazione della sua persona. Pietro ha potuto
esprimere l’idea giusta perché lo seguiva, stava con lui, aveva imparato a
conoscerlo. Non gli bastavano le opinioni che sentiva dire sul Maestro, lui si
era fatta una sua convinzione personale, anzi gli veniva rivelata dal Padre.
Sì,
conoscere Gesù è frutto di una ricerca appassionata e costante, che può durare
una vita intera, e insieme è un dono che viene dall’alto, una rivelazione.
L’idea
su Gesù è quella che determina la vita.
Nessun commento:
Posta un commento