Parto di nuovo. Questa volta l’aereo decolla da Ciampino, verso sud.
Sorvola veloce il lago di Albano, goccia d’acqua tra le verdi colline dei
Castelli Romani, vira verso ovest lasciandosi a sinistra Pomezia e la cupa
macchia del parco di Castel Fusano, segue il Tevere che si getta in mare protetto
dall’esile molo e dal faro sull’Isola Sacra, per perdersi infine sul Tirreno.
Ma all’orizzonte appaiono presto le creste innevate della Corsica, che in poche
minuti lasciano il posto a quelle delle Alpi a tratti nascosti da cumuli di
nubi che splendono sotto il sole di mezzodì.
Dove mi porterà questa volta il mio volo in cielo?
Una volta, all’inizio di uno dei
miei tanti viaggi, scrivevo:
Parto ancora.
Dovrò dire te.
Ancora una volta.
(…)
Nell’oblio lasciamo
cadere il passato.
Complici, insieme
trasformiamo questo
viaggio:
non è missione
è fuga d’amore.
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