Cristo dietro di me,
Cristo davanti a me,
Cristo sotto di me,
Cristo sopra di me,
Cristo nella calma, Cristo nel pericolo
Cristo nella calma, Cristo nel pericolo
Cristo nel cuore di chiunque
mi ama
Cristo sulle labbra
di amici ed estranei…
Così il cuore del
lungo inno attribuito a san Patrizio, che il coro della cattedrale di Cristo
Re, a Dublino, canta nella preghiera della sera. Entro per caso della chiesa anglicana,
ricca di storia e di monumenti che l’hanno arricchita nei suoi 1000 anni di vita.
Il servizio liturgico sta iniziando. Il clero e i dignitari sono vestiti
elegantemente con gli antichi abiti di cerimonia. Il coro, formato quasi
esclusivamente da giovani, veste di rosso con cotte bianche che giungono fin
quasi a terra.
Oggi la preghiera ha
una intenzione speciale: Nelson Mandela. Il pensiero mi va spontaneo alla parrocchia
centrale di Soweto, costruita dagli Oblati, di cui faceva parte Mandela, centro
della resistenza contro l’Apartheid; il grande eroe nazionale è stato immortalato
nelle vetrate della parete di sinistra.
Canti e preghiere
sono in inglese, le letture della Sacra Scrittura in irlandese. Le musiche sono
di grande sonorità, moderne. L’assemblea è raccolta. Intenso momento di
preghiera, che per me ha un sapore ecumenico, di comunione con la Chiesa
anglicana. Pare di sentirlo:
Cristo con me,
Cristo dentro di me
Cristo dietro di me,
Cristo davanti a me,
Cristo sotto di me, Cristo sopra di me…
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