Nel
1816 la domenica delle Palme cadeva il 7 aprile. Quel giorno ad Aix-en-Provence
veniva riaperta al culto la chiesa della missione. La Rivoluzione francese
aveva espulso le 18 monache Carmelitane che abitavano nel convento e
trasformato la chiesa in tempio della Ragione. Poi la chiesa era divenuta una
spelonca dove alloggiavano viandanti, soldati di varie truppe d’occupazione e
così via. Quando il 2 ottobre 1815 sant’Eugenio de Mazenod l’acquistò, assieme
al convento, per farne la sede della sua opera missionaria nascente, vi pioveva
dentro ed era in uno stato d’abbandono da far paura. La restaurarono alla
meglio e quel 7 aprile dell’anno successivo si riaperta al pubblico.
Oggi,
domenica delle Palme, sono qui a rivivere quell’evento. Non è rimasto nessun
documento su come fo vissuto ad Aix quella giornata del 1816, ma non fu
certamente più bella di quella di oggi. La chiesa è ancora un centro di
spiritualità e di fede, dove le persone vengono a confessarsi da tutta la
città, dove si svolgono liturgie vive e semplici, con grande partecipazione. La
pioggia ci ha impedito di uscire fuori per la processione con gli ulivi, ma si
è fatto ugualmente festa, cantando al Signore che viene.
Ieri
sera, quasi a festeggiare la mia venuta (così almeno la mia interpretazione),
nella chiesa si è tenuto un concerto corale. La chiesa e il suo chiostro sono
infatti un punto di convergenza anche culturale e artistico, oltre che
spirituale.
Sant’Eugenio,
dalla sua nicchia, si gode lo spettacolo come duecento anni fa. C’è infatti la
sua statua ufficiale, moderna, ma ce n’è anche una antica, dove è “mascherato”
da san Rocco. La Rivoluzione francese non tagliava soltanto le teste a uomini e
donne, ma anche alle statue dei santi. Così, nella chiesa delle Carmelitane,
aveva tagliato le teste anche alla statua di san Rocco. Quando sant’Eugenio
iniziò a restaurare la chiesa gli amici misero una testa nuova a san Rocco,
ritraendo il giovane zelante Eugenio de Mazenod…
Hai
vogli a tagliare le teste ai santi… rispuntano sempre! Anzi è santi si
moltiplicano!
Nessun commento:
Posta un commento