12 anni fa, il 1° marzo, partiva per il
cielo p. Marcello Zago.
Un anno prima i segni della malattia. Era l’inizio
della sua ultima Quaresima:
Porto la
quaresima nel mio corpo: insonnia, prurito, piccoli dolori al ventre. Mi pare
di presagire che la fine si avvicini a grandi passi. Ma continuo come se tutto
andasse bene. Il Signore mi dà la forza per continuare il lavoro a ritmo
normale.
Sono stato
crocifisso con Cristo. Tutto il corpo soffre con lui… e risorgerà con lui.
Anche le mie sofferenze sono partecipazione alla passione di Cristo e possono
contribuire alla salvezza mia e degli altri. (21 Marzo 2000)
Un anno prima scriveva:
Il pensiero della
morte, o meglio della fine di questa vita, mi tocca da vicino. È una
prospettiva possibile e rapida per me. Solo guardando a te la speranza si
ravviva e la serenità continua. (27 Marzo
1999)
Ancora a ritroso di un anno:
O Signore fa che
rimanga disponibile e umile di fronte alla tua Volontà. Rinnovo la mia fede e
fiducia nella tua presenza attiva nella Chiesa e nella sua vita. Tu sei il
protagonista. Fa che diventi cooperatore alla tua opera. (13 Marzo 1998)
Un suo ultimo pensiero, che suona
adattissimo in questo anno della fede:
Noi cristiani
abbiamo ricevuto un grande dono: la fede o meglio la conoscenza, il rapporto,
l’immedesimazione con una Persona che è Cristo. È il dono più grande che
abbiamo, da cui deriva un senso per la nostra esistenza, speranza per il nostro
avvenire. È il dono di una vita nuova. Non possiamo tenere per noi questo dono,
non possiamo nasconderlo agli altri…
Splendida testimonianza di fede: il dono della fede che diventa conoscenza e rapporto, immedesimazione con la Persona di Gesù. dono di vita nuova.
RispondiEliminaQUSTI GIGANTI DELLA FEDE DANNO LA FORZA DI OFFRIRE LA NOSTRA VITA, ANCHE A NOI PERSONE NEL MONDO E MALATE,CON FIDUCIA E CON TANTA GIOIA,
RispondiEliminaCHE TUTTO CONTRIBUISCE AL BENE PER CHI AMA "DIO".
GRAZIE PER GLI ARTICOLI DI OGNI GIORNO.