Era il 24 agosto
2016. Giorno indimenticabile. Noi tutti della Scuola Abbà, scendendo dalla
sommità del Monte degli Ulivi a Gerusalemme, entrammo nella grotta dove Gesù e
gli apostoli erano soliti dimorare quando erano in città. Chissà quante cose si
sono detti in questa solitudine fresca e silenziosa. La tradizione vuole che lì
Gesù, rispondendo alla richiesta dei discepoli, abbia insegnato loro: “Quando
pregate dite: Padre…”.
Cantammo il Padre
nostro. Fu uno dei momenti più belli del nostro pellegrinaggio. Mai avevo sento
i miei amici così fratelli e sorelle e così uniti. Con loro accanto a me potevo
dire “Padre”. Non a caso ci chiamiamo Scuola “Abbà”. Se abbiamo un Padre siamo
davvero fratelli e sorelle… Quando uscimmo da quella grotta eravamo in una
gioia indescrivibile e incontenibile. Giocammo a cercare, tra le cento e cento
iscrizioni del Padre nostro che circondano le pareti del cortile, del chiostro,
della chiesa, quella nella nostra lingua, compreso il calabrese e il sardo.
Anch’io trovai la mia lingua “paterna”, il provenzale!
Poi, lentamente, per
un misterioso richiamo, senza che ce lo fossimo detti, si ritrovammo tutti
nella chiesa del Pater Noster. Rimanemmo lì in silenzio, a lungo.
Ebbi l’impressione,
quasi fisica, che Gesù si ponesse accanto a noi e ci facesse rivolgere dove lui
è rivolto, verso il Padre. Il “Padre nostro”: preghiera trinitaria per
eccellenza: possiamo dire Padre soltanto se e perché siamo nel Figlio: figli
nel Figlio. È Gesù che in noi ripete Abbà, Padre: è lui che prega in
noi.
Mi sembrò di vedere
Gesù che prendeva la mia mano destra e dall’altra parte Maria che prendeva la
mia sinistra, e insieme mi orientavano verso il Padre. La mia vita ritrovava il
suo orientamento: il Padre. Verso di lui si dirige il mio cammino di ogni
giorno, in un avvicinamento progressivo…
È quanto ho
raccontato oggi ai vescovi, al termine della mia conversazione, che aveva come
tema la spiritualità dell’unità. Con questa mia piccola esperienza volevo
comunicare loro che la spiritualità dell’unità è un cammino che porta davvero all’unità,
al Padre…
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