venerdì 22 marzo 2024

Tramonto su Roma

«Sono contento del bello spettacolo che scopro dalla mia finestra da dove spazio su tutta la città vedendo davanti a me, sotto il giardino della casa dove abito, i giardini di Palazzo Colonna; di fronte, a poca distanza, le cupole del Gesù e di altre chiese; un po’ più lontano S. Andrea della Valle; a sinistra la Colonna Traiana, a poca distanza da lì il Campidoglio, a destra S. Ignazio, il Collegio Romano e l’osservatorio; più lontano la Colonna Antonina, Montecitorio, piazza del popolo e tanti altri notevoli edifici; al di sopra di tutto questo bel Vaticano e questa incomparabile cupola di S. Pietro: tutta la città insomma». Così sant'Eugenio quando giunse a Roma nel 1825.

A 200 anni di distanza anch’io potrei scrivere come lui. Anch’io dalla mia finestra vedo lo spettacolo straordinario di Roma, con in primo piano la cupola di san Pietro e la torre san Giovanni del Vaticano…

Sto preparando il corso universitario fra quindici giorni, visitando in città i luoghi dove hanno vissuto alcuni fondatori: sei mattinate intere per sei luoghi e sei fondatori. Gli studenti iscritti sono una sessantina…

Inizieremo con san Francesco a Ripa, il luogo della sua permanenza a Roma, di cui lui stesso ci racconta nel suo Testamento: “E dopo che il Signore mi dette dei frati, nessuno mi mostrava che cosa dovessi fare, ma lo stesso Altissimo mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma del santo Vangelo. Ed io la feci scrivere con poche parole e con semplicità, e il signor Papa me la confermò”.

Intanto continuo a contemplare albe e tramonti sulla città eterna…

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