«Abbiamo una vita intima ed una vita esterna. L’una dell’altra una fioritura; l’una dell’altra radice; l’una dell’altra chioma dell’albero della vita nostra». Queste parole con le quali Chiara Lubich nel 1949 delineava un tratto della sua spiritualità sono indicative della sua stessa vita personale. Il suo Diario si rivela, al riguardo, uno strumento estremamente prezioso, che consente di varcare la soglia degli eventi esteriori (la “vita esterna”) e di penetrare nel modo con cui sono vissuti (la “vita intima”).
La biografia di Chiara Lubich, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, ha registrato momenti di grande notorietà. Quello che realmente avviene nel suo mondo interiore rimane tuttavia per lo più celato in un geloso riserbo. Anche quando, innumerevoli volte, ha narrato la sua storia, soprattutto quella degli inizi, molti aspetti del suo vissuto sono rimasti nell’ombra. Accanto alla biografia che la vede protagonista della nascita e dello sviluppo del Movimento dei Focolari, con una forte incidenza nel mondo ecclesiale e nella società, i diari consentono di seguire il suo cammino interiore, terreno fecondo di quello esteriore, e di cogliere ciò che anima la sua azione e le ripercussioni che l’azione produce in lei.
La presentazione del libro a Firenze, Centro La Pira, 15 marzo, ore 18.00.
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