martedì 5 marzo 2024

Tradimenti e misericordia

 

È sempre una gioia ritrovarsi con il gruppo di lavoro sui carismi e i fondatori. Ognuno di noi è impegnato sul proprio fronte e insieme ci confrontiamo, ci scambiamo esperienze, progetti... Oggi li ho avuti tutti ospiti a casa mia, occasione per far conoscere loro il nostro straordinario archivio. Poi il discorso è andato nella direzione di fondatori che hanno tradito la loro opera e in questo periodo sono diversi e suscitano interrogativi. A me personalmente queste situazioni suscitano alcune riflessioni.

1. Il carisma di una famiglia religiosa è un dono di Dio, gratuito, non meritato. Lo Spirito Santo suscita di sua iniziativa una particolare vocazione nella Chiesa. L’iniziativa è sua e rimane sua a prescindere dagli strumenti che egli usa. Spesso i fondatori dicono che il vero fondatore non solo loro, ma è Dio; sono coscienti di essere strumenti inadeguati, indegni di un’opera così bella e divina, si dichiarano peccatori. Quando si dimostrano davvero peccatori... viene messo ancora più in luce la verità che l’opera è Dio, non loro.

2. Quando un’opera è approvata dalla Chiesa, questa la fa propria, la custodisce come parte di sé stessa, ne garantisce la sua continuità nel futuro come pure la genuinità, aiutandola, correggendola. A questo punto il fondatore può anche venire meno, al limite può anche diventare infedele al disegno divino su di lui, perché ormai la Chiesa si è resa garante del carisma che Dio, tramite il fondatore, ha suscitato in essa e per essa. Il carisma è diventato componente e patrimonio della Chiesa.

3. Queste situazioni possono aiutarci a renderci consapevoli delle nostre fragilità e del nostro essere peccatori. Ma soprattutto possono aiutarci a crescere nella comprensione e nella misericordia.

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