La comunità oblata di Vermicino ha compiuto
quarant’anni. Ricordo come fosse adesso quando vi approdammo nel giugno 1973:
ero alla guida di un pulmino rosso della Fiat. Ci accoglieva il Cuore Immacolato
di Maria, a cui la casa era dedicata. Quella scritta che campeggia sulla porta
d'ingresso, "Al Cuore Immacolato di Maria", è sempre stata per me la
dedicazione vera della casa e di ognuno di noi che in essa abbiamo abitato. Vi
ho vissuto fino al 1990.
Quante persone giravano allora attorno
alla comunità: parenti, amici, amici degli amici, tanti giovani… Quanta vita! Era
una piccola luce sul monte, che faceva luce e attirava. Era sempre festa a
Vermicino. Che bei tempi quelli!
Oggi sono tornato. Quante persone! Parenti,
amici, amici degli amici, tanti giovani, volti noti e nuovi volti… Quanta vita!
È una piccola luce sul monte, che fa luce e attira. C’è sempre festa a Vermicino.
Questi tempi sono ancora più belli!
Anche per un doloroso fatto di cronaca Vermicino divenne famosa e tutta Italia si fermò accanto ad un pozzo artesiano in cui cadde un bimbo che non si riuscì a soccorrere .Si mescolano come sempre la gioia e il dolore in quella miscela che si chiama V I T A e ci accompagna senza tregua.
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