L’adorazione
di apa Pafnunzio sfociava nell’abbraccio dell’abisso con il bacio e l’abbraccio
al suo Dio.
Era
il momento di estrarre la seconda parola dalla bisaccia: Ti amo.
Sembrava
la più facile. Tutti la usavano e la ripetevano in mille variazioni, fino a
farle perdere valore.
Ma
nei Vangeli questa parola non si trovava. Riferivano altre espressioni di
adesione al Signore: Ti seguirò…, darà la mia vita per te... Quando non
apparivano addirittura parole di distanziamento: Allontanati da me, che sono un
peccatore.
Come
avrebbe avuto l’ardire, la confidenza, lui povero monaco peccatore, di
rivolgere al Signore la parola dell’intimità: Ti amo.
Dirgli
ti amo non era esprimere un sentimento, ma disporsi all’azione: Non chi dice
Signore, Signore, mi ama, ma chi compie la volontà del Padre mio.
Quella
parola implicava l’adesione totale alle sue parole, al suo insegnamento. Dirgli:
Ti amo, avrebbe voluto dire essere disposto ad amare ciò che lui ama, il Padre,
i fratelli. Avrebbe voluto dire compiere la sua volontà, che è donarsi agli
altri, dare la vita per gli amici, amare quelli che non ti amano.
Per
la verità, c’era stato uno nel Vangelo che aveva osato dirgli apertamente: Ti
amo. Quello stesso che gli aveva detto di allontanarsi da lui perché peccatore.
Ma
quanto gli era costato quel: Ti amo. Era spassato per il tradimento. Era
possibile soltanto perché fioriva dalla consapevolezza del proprio peccato. Poteva
dirgli: Ti amo, perché prima gli aveva detto: Allontanati da me; ambedue
espressioni sgorgate dallo stesso amore.
Soprattutto
quel: Ti amo, di Pietro, era stato possibile perché risposta ad una esplicita richiesta:
Mi ami? Tante cose aveva chiesto Gesù lungo i Vangeli ai discepoli, alle folle,
ai farisei… Mai a nessuno aveva chiesto: Mi ami?
Apa
Pafnunzio esitava a dare alla sua preghiera la parola dell’amore. Sarebbe stata
sincera? Eppure poteva esserci parola più adeguata per rivolgersi a un Dio che
è Amore?
Si
sentiva incalzato dalla domanda pressante di Gesù: Mi ami? Mi amo veramente?
E
gli disse finalmente: Ti amo.
Perché
il cuore ha bisogno di dire: Ti amo.
Questa foto è un icona, quelle manine vicine alla manona mi mostrano la mia piccolezza accanto alla grandezza del Padre, mi sento sicura e gli dico: Ti amo.
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