Con questo titolo si è svolto oggi un appassionante e partecipato
laboratorio organizzato dalla rivista Unità e Carismi, all’interno del grande evento
LoppianoLab.
L’avvio ai lavoro ci è stato offerto da Papa Francesco, nell’ormai
celebre intervista alla Civiltà Cattolica, dove alla domanda: «Qual è oggi nella Chiesa
il posto specifico dei religiosi e delle religiose?», risponde con sicurezza: «I
religiosi sono profeti. Sono coloro che hanno scelto una sequela di Gesù che
imita la sua vita… Nella Chiesa i religiosi sono chiamati in particolare ad
essere profeti che testimoniano come Gesù è vissuto su questa terra, e che
annunciano come il Regno di Dio sarà nella sua perfezione…. Pensiamo a ciò che
hanno fatto tanti grandi santi monaci, religiosi e religiose, sin da sant’Antonio
abate. Essere profeti a volte può significare fare ruido, non so come
dire… La profezia fa rumore, chiasso, qualcuno dice “casino”. Ma in realtà il
suo carisma è quello
di essere lievito: la profezia annuncia lo spirito del Vangelo».
Le numerose esperienze donate durante il
laboratorio, quelle preparate in antecedenza e quelle emerse spontaneamente dai
partecipanti - una cinquantina -, hanno mostrato come il Vangelo che penetra nella vita è
capace di trasformare famiglia e società, perché crea persone nuove,
evangeliche. Non si può trovare altrove la convinzione per un agire onesto, per
la legalità in economia, per la costruzione della cosa pubblica in politica,
per il passaggio dall’io che crea criminalità, al noi che genera condivisione.
Il tema del grande laboratorio di Loppiano è stato: Costruire l’Italia. Come si può pensare di costruire l’Italia
senza i carismi? L’Europa si è costruita attorno ai carismi di Benedetto,
Francesco… Non bastano progetti innovativi nel campo sociale, economico,
politico. Essi vanno coadiuvati e informati da progetti formativi, da valori e convinzioni, ispirati
al Vangelo, come soltanto i carismi sanno fare. Essere dunque lievito,
come diceva il Papa, profezia che annuncia lo spirito
del Vangelo.
A noi laici sposati è chiesto di seguire Gesù, anche senza essere dei consacrati, e un paio di esperienze l'hanno egregiamente confermato. Ma la mia presenza a quel laboratorio non era forse casuale: un personale invito di Gesù a "stare" nel carisma ricevuto, quello dell'unità? (Un grazie speciale per ogni contributo...)
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