lunedì 22 luglio 2013

L’intolleranza dei deboli e la mitezza dei forti

È serrato il dibattito parlamentare che in questi giorni agita l’Irlanda: il governo sta proponendo una legislazione sull'aborto che, tra l’altro, limiterà la libertà di coscienza degli operatori sanitari. Una delle tante “restrizioni legali” che in Europa toccano la libertà dei cristiani di professare la loro fede, come la mancanza di protezione legale per i farmacisti che non vogliono vendere anticoncezionali, l’obbligo di celebrare nelle chiese matrimoni omosessuali (Danimarca), il divieto a un’infermiera di portare una croce al collo durante l’orario di lavoro (Inghilterra)…
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Il sito dell’Osservatorio sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa riporta anche altri episodi apparentemente minimi, come vandalismo dei luoghi di culto, violenze fisiche e verbali contro i cristiani... Nel mese di giugno riferisce di una statua della Madonna imbrattata con scritte sataniche (Francia), di un slogan volgare che in Germania invita allo stupro contro i cristiani, di una pagina di facebook con il falso personaggio di un prete pedofilo e alcolista che scrive post blasfemi (Ungheria). Per la nostra Italia basterà ricordare la vergognosa parodia dell’elevazione eucaristica con un preservativo in piazza san Giovanni a Roma durante uno dei soliti mega-concerti. Episodi lontani dalle feroci persecuzioni dei cristiani in Nigeria, India, Pakistan…, eppure significativi segnali d’allarme di un montante astio contro le Chiese, di avversione, che si trasforma in violenza, arma dei deboli. I cristiani hanno le loro colpe, ma l’insofferenza e l’odio di cui vengono fatti oggetto sono motivati soprattutto dalla loro presenza scomoda, che argina il dilagare di comportamenti antiumani scambiati per libertà.

Rispondere con crociate o battere in ritirata? Né l’uno né l’altro. Piuttosto la fermezza dei miti che sa resistere alla violenza con la proposta coraggiosa delle proprie idee, con la semplicità e la coerenza di vita, con il servizio generoso nei settori scoperti della vita sociale, assieme alla gioiosa consapevolezza, senza vittimismi, che la Chiesa, al pari del suo fondatore, sarà sempre perseguitata.

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