domenica 21 luglio 2013

J.S. Bach e san Sebastiano





Il clavicembalo mi è sempre suonato metallico, freddo e monotono. Per questo non sono mai ascoltato dal vivo a un concerto di questo strumento. Se oggi vi sono andato è stato soltanto grazie ad un inganno: all’appuntamento non c’era l’organo né il maestro Romano Faldi, come da programma, ma un clavicembalo e la maestra Chiara Cirri.
A rimediare alla delusione c’era innanzitutto la chiesa nella quale si teneva il concerto, che vale più d’ogni concerto: una delle tanti pievi medievali di cui è ricca la piana; una delle tanti, eppure un autentico gioiello del XI secolo.
Ma soprattutto l’ascolto dal vivo dello strumento – per me appunto era la prima volta – me lo ha riscattato. La sonorità si è rivelata purissima, il dettato nitidissimo. La maestria e la passione di Chiara Cirri hanno fatto il testo. Non ultima, naturalmente, la complicità di J.S. Bach, con le sue Inventiones.
Una manciata soltanto gli ascoltatori, ma interamente presi e compresi dalla musica sottile che da sola riempiva la chiesa. Anche san Sebastiano, nell’affresco di fine Quattrocento di Girolamo Ristori, venuto alla luce recentemente, è rimasto immobile per tutta l’esecuzione, in attento ascolto, incurante delle frecce che gli venivano trafitte… Tanto può la musica!
Un piccolo saggio? : http://youtu.be/89lS7tWUs9I

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2 commenti:

  1. Anche stamani un dono stupendo questo flasch di concerto, mi ha dato il là per cominciare la giornata con il cuore in festa. Mi sento una previligiata per questi messaggi giornalieri di profonda meditazione da tante parti della terra, per lo più a me sconosciuti. Un profondo grazie con tutto il cuore.

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