lunedì 28 aprile 2025

Due noci di cocco



Dopo la messa una squadra di donne pulisce la chiesa e una squadra di ragazzi la casa parrocchiale: sembra stiano partecipando a una festa!



Continua la visita alle opere della missione: l’officina meccanica, la diga e la condotta per l’acqua… Tutto allo sfascio: la guerra, la mancanza di manutenzione… Celso non sembra impressionato come invece lo sono io; è abituato a vedere la decadenza delle opere costruite con tanti sacrifici e con l’apporto di tante persone venute come volontari dall’Italia. 


Il centro medico, che funziona soprattutto come maternità, è ancora aperto, ma visto con gli occhi di un occidentale come me… In compenso p. Michel ha messo su l’allevamento di polli, di maiali e presto di pesci. Si fa quel che si può.

Visita alla missione di Letia. Andiamo con l’auto che è stata prestata alla missione per questi giorni, tenuta su con i chiodi… ma intanto va avanti su e già per queste piste impossibili.

Celso racconta le storie di questa chiesetta e di questo villaggio. C’è stata anche una contesa con i confinanti. Nella scuola del paese il Fon – il capo – tenne il processo davanti a tutta la gente. Dopo aver esaminato le carte e ascoltato i testimoni, il fon emise il verdetto a favore di Celso. Grande battito di mani e grida di gioia da parte della gente. “Hai vinto – dice il Fon – ma adesso devi acquistare una cassa di birra e dare da bere a tutti”. Quello che aveva perduto la causa si alza: “Sono dispiaciuto di aver perso la causa, ma prometto di dimenticare tutto e di non creare problemi per il futuro, e anch’io offro una cassa di birra per tutti”.




Andiamo dunque al palazzo del Fon, che è morto da pochi mesi. La moglie ci accoglie con grande festa. Visitiamo la tomba, dietro casa, e ci intratteniamo un momento nella sala del trono. Ci congeda donandoci due noci di cocco. 



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