giovedì 5 ottobre 2023

Padre Liuzzo: una vocazione vissuta in pienezza


 

Un ritratto semplice ed essenziale di p. Gaetano Liuzzo l’ha tracciato il Superiore generale, p. Marcello Zago, il 15 dicembre 1992: «Voglio ripeterle ancora il mio grazie per quello che ha fatto da Oblato e per quello che è. Nella sua umiltà serena, nel suo dinamismo senza pretenzioni, nella sua testimonianza fraterna, nei suoi giudizi saggi, nella disponibilità servizievole, nella sua unità alla Congregazione Lei rimane un esempio di Oblato che ha vissuto la sua vocazione e che ha percorso le vie del Signore. E questa sua vita si è irradiata nelle COMI con il tocco della prudenza e della autenticità oblata».

Qualche anno più tardi sarà egli stesso che, ringraziando il Superiore generale per gli auguri dei 70 anni di oblazione, sintetizza in poche parole la parabola della sua vita: «… 70 anni della mia oblazione. Il Signore misericordioso li ha arricchiti di tanti doni e di tante grazie: la salute, la capacità di lavorare e di annunziare le Sue meraviglie, un bell’afflusso di vocazioni per gli Oblati e per le COMI, la simpatia costante e incoraggiante dei superiori e di tanti amici e benefattori e, in particolare, la grazia della diffusione del senso missionario tra la gente. Soprattutto mi ha concesso per sua bontà la grazie di avviare le COMI e di averle potuto mandare prima in Africa e poi in Uruguay dove lavorano insieme ai nostri Padri, e dove comincia a fiorire qualche bella vocazione. […] Mi sento di dover cantare un grande Magnificat di ringraziamento […]» (agosto 1999).

Qualche anno fa (2011) ho tracciato il profilo di p. Liuzzo in un breve libro, L’idea missionaria. La passione di Padre Gaetano Liuzzo. Si potrebbe scrivere ancora tanto di questo grande missionario. Oltre ai numerosi articoli e alcuni libri ci ha lasciato tantissime lettere, per la quasi totalità ancora inesplorate, che ci consentono di entrare nel suo mondo interiore e nel vortice della sua opera infuocata, piena di iniziative e creatività. Oltre alle lettere circolari indirizzate alle COMI, vi sono quelle più private, scritte per lo più ai superiori. Sono soprattutto queste che ci lasciano intravedere una dimensione meno nota del suo cammino interiore: le difficoltà, le prove, le incomprensioni, la tenacia, la convinzione con la quale ha perseguito gli ideali che aveva chiarissimi.

In occasione dei 20 anni dalla sua partenza per il cielo ho raccolto alcuni tra i tanti documenti che ci ha lasciato e ho preparato un saggio piccolo piccolo su tre ambiti della sua vita: come Oblato, come direttore dell’AMMI, come fondatore delle COMI, con una testimonianza iniziale sul suo rapporto con la famiglia di origine.

Con la certezza che il suo ricordo sarà sempre vivo e presente tra noi.

 

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