21
ottobre
Scendemmo
a Catania una cinquantina di soldati (reclute), ed un tenente che ci attendeva
ci mise in fila per due e ci condusse alla caserma “Speranza” improvvisata in
una vecchia fabbrica requisita. Il giorno dopo ci diedero la nuova divisa militare
con il corredo per il rancio, le coperte ed il fucile ’91. Col vestito borghese
e le scarpe facemmo un pacco postale e lo spedimmo a casa. (...) Ricordo una
lettera del babbo che con semplici parole mi consolava. Fra l’altro mi diceva
che sia in Toscana che in Sicilia siamo illuminati dallo stesso sole: il
discorso mi faceva pensare che ovunque siamo sempre figli dello stesso Padre e
sotto la Sua protezione. (...) Verso il porto si vedeva un andirivieni di
carretti siciliani trainati da muli e cavalli che portavano lo zolfo grezzo in
zolle dalla cava in campagna al porto per essere imbarcato. Lo caricavano sulla
carretta a corbelli o ceste.
Catania,
da bambino, l’ho sentita raccontare così da mio padre. Poi l’ho conosciuta
grazie agli Oblati e come punto di partenza per conferenze e incontri...
Ed
eccomi di nuovo in volo verso Catania, questa volta per incontrare le famiglie
dell’Opera di Maria. “In missione per conto di Dio”, dicevano di Blues
Brothers. Anch’io. E cosa diro? Mi sono preparato, ma alla fine dirò le solite
cose, che Dio ama ognuno immensamente...
22
ottobre
Due
giorni appena e sono di nuovo in aereo, in ritorno verso Roma.
In missione per conto di Dio. Non so se chi mi ha inviato in missione è rimasto contento. Molto contenti mi sono sembrati quelli a cui sono stato mandato in missione. E il tema era proprio la missione: Chiamati e inviati. Abbiamo proprio una grande missione, annunciare a tutti l’amore di Dio.
Sessioni speciali per i bambini e per i ragazzi. Sempre le più belle.
Le esperienze sono straordinarie e sono quelle che convincono maggiormente.
Prima di lasciare la Sicilia mio padre si fermò ad un banchetto di fichi d’india e se li fece sbucciare. Io un cannolo al pistacchio. Mentre all’orizzonte splende l’Etna.
Sono una di quelli a cui sei stato mandato in missione... è Vero: molto contenta di averti ricevuto in dono!!! Il sole è lo stesso e la sua Luce e il suo calore ci hanno avvolto e rallegrato e rigenerato. Andiamo/restiamo a splendere per le strade... piccoli soli accanto al Sole! Chiara C.
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