Era il 14 ottobre
1832 quando Eugenio de Mazenod fu consacrato vescovo nella chiesa di san
Silvestro al Quirinale, qui a Roma. Fu un’ordinazione in sordina, per ragioni
politiche. Un evento così importante nella sua vita dovette viverlo da solo.
Non era presente la mamma, né la sorella, né la nipote, e neppure il suo primo
compagno, qualcuno dei suoi Oblati: solo! Il 4 ottobre 1832, pochi giorni prima
dell’ordinazione, scrivendo al cappellano di San Luigi dei Francesi in Roma,
gli confidava che questa solitudine lo faceva patire un po’.: "Non è ancora
noto a Roma, ma il Papa mi ha nominato vescovo e visitatore apostolico di
Icosia, Tripoli e Tunisi. Sarò consacrato, salvo imprevisti, il 14 di questo
mese. [...] Sono qui solo, e vi assicuro che la povera natura è crocifissa...”.
“Almeno noi dovremmo
essere con lui nell’anniversario della sua ordinazione”, ho pensato tante
volte. Qualche volta sono stato da solo in quella chiesa, nella quale egli ha vissuto
complessivamente quasi un anno e che amava molto.
Vedi: https://fabiociardi.blogspot.com/2016/10/san-silvestro-al-quirinale-dimora.html
L’anno scorso il 14 ottobre
ho portato con me gli studenti dello Scolasticato internazionale, ma quest’anno
sono riuscito a far venire tutta la Famiglia oblata: il superiore generale con
il suo consiglio, il provinciale con altri oblati, la presidente delle COMI con
altre sorelle, laici rappresentanti di tutta la nostra famiglia... una
sessantina di persone a festeggiare l’anniversario. È stata una celebrazione
bellissima, vivissima, che ha dato a tutti con una grande gioia... sicuramente
anche a sant’Eugenio. Sono sicuro che piano piano si instaurerà la tradizione
che ci vedrà qui ogni anno.
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