La Scuola Abbà è un organismo vivo e quindi in crescita. Quella che io ho vissuto per 25 anni non c’è più. Adesso “si è fatta in quattro” per rispondere alle nuove sfide ed essere fedele alla sua vocazione. Ieri, per la prima volta, si è incontrare il terzo dei quattro gruppi che compongono la nuova Scuola Abbà. Bisogna dunque rinascere!
Il pensiero è andato al dialogo di Gesù con Nicodemo, con
l’invito a nascere di nuovo. Ci viene domandato un cambiamento radicale di vita,
una vita nuova, condizione imprescindibile per “vedere” il Regno di Dio, il
Paradiso.
La parola usata da Giovanni è ànothen, che
Girolamo, e con lui la tradizione, ha inteso nel significato “di nuovo”.
Occorre nascere “di nuovo”. Così deve averla intesa anche Nicodemo che domanda
come un vecchio (forse era più giovane di me!) può nascere di nuovo. È quello
che mi domando anch’io? Come nascere di nuovo? Conoscendomi mi sembra
impossibile.
Ma la parola ànothen ha molto più verosimilmente
il significato “dall’alto”. Non per niente Gesù parla dello Spirito che solo può
fare nuove tutte le cose. In questa pericope parla dello Spirito come del vento
che non si può né prevedere né controllare, perché non sai né da dove viene né
dove vada. L’unica cosa intelligente non è allora architettare chissà quali
strategie per rinascere, ma semplicemente affidarsi alla misericordia, all’amore
dello Spirito e lasciarsi condurre là dove lui solo sa e nel modo che lui solo
conosce.
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