giovedì 14 ottobre 2021

Castello interiore, castello esteriore


Festa di santa Teresa di Gesù. Josè Damián Gaitán, carmelitano, mi ha mandato la foto di una pagina dell’albo d’oro del Monastero di Avila a firma Chiara [Lubich]. Egli la accompagnò nel suo pellegrinaggio ad Avila e a Segovia.

2.12.02
Grazie S. Teresa di tutto quanto hai fatto per noi durante la nostra storia.
Grazie! Ma il più grazie Te lo diremo in Paradiso.
Continua a vegliare su tutti noi, sul nostro “castello esteriore” che lo Spirito ha suscitato sulla terra a complemento del tuo “Castello interiore” per fare la Chiesa bella coma la desideravi.
ARRIVEDERCI S. Teresa
ABBRACCIANDOTI
Chiara

Non è il momento di grandi commenti, ma basterebbe iniziare dall’ultima parola, quell’“abbracciandoti”, tutto maiuscolo, che manifesta un rapporto intenso, profondo, di lunga data, amichevole, pieno di affetto. Per risalire all’altrettanto maiuscolo “arrivederci”, desiderio di vicinanza e di condivisione di vita per tutta l’eternità.

Chiara ha sempre coltivato un intimo rapporto con santa Teresa. L’ha definita “un ostensorio che presenta Dio”, spiegando che nella «Vita di santa Teresa di Gesù scritta da lei stessa», la santa sembra un ostensorio che presenta al mondo delle anime, assetate di contemplazione, Dio. Dio in altorilievo, una fotografia di Lui a tre dimensioni, la realtà dell’Amore».

Il rapporto con Teresa è forse iniziato nel 1961 quando cominciò a leggere i suoi scritti. Ciò che più la colpì fu la scoperta della santità. Teresa proponeva un cammino di santità e faceva vedere quali ne erano i frutti. Chiara confrontandosi con lei capì non soltanto che anche lei era chiamata alla santità, ma che anche a lei Dio aveva rivelato una via di santità, diversa da quella di santa Teresa, ma una via che produceva gli stessi frutti: sul “Castello interiore” andava costruito un “Castello esteriore”, dal Dio dentro l’anima, al Dio in mezzo alle anime...

Ella seppe cogliere anche il cuore del carisma teresiano: l’orazione. Comprese che questo dono dello Spirito alla Chiesa era anche per lei, al punto da mettersi nelle sue mani e lasciarsi guidare da Teresa nella preghiera, fino a scrivere: «Crescere nell’amore di Dio, affondarsi nella preghiera, chiusi gli occhi e la mano nella mano di Teresa la Grande, cui il Signore diede il dono dell’orazione, non per lei sola, ma per molti, anche per noi: questa la grande esperienza che potremmo fare. E nelle sette mansioni incontrarsi con la Maestà di Dio».

Josè Damián, anche noi dobbiamo camminare così, mano nella mano...

 


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