martedì 12 ottobre 2021

Custodi della fiamma (donne e uomini)


Ogni giorno prego perché la fiamma della carità sia custodita e bruci chi la custodisce e divampi nel mondo intero. Mi è stato fatto notare che è un’immagine femminile, da “vestali” – le custodi della fiamma – e che non si addice agli uomini, altrimenti ridotti a “vestali al femminile”. In effetti anche nel Vangelo si parla di dieci vergini, femmine, che devono tenere accesa la lampada. Sono rimasto un po’ perplesso, ho provato a parafrasare la mia preghiera, ma poi sono tornato alla fiamma…

Oggi leggo quando scrive in proposito san Colombano, un maschio duro ed esigente, per niente effeminato:

Volesse il cielo che il Signore si degnasse di scuotere anche me, meschino suo servo, dal sonno della mia mediocrità e accendermi talmente della sua divina carità da farmi divampare del suo amore sin sopra le stelle, sicché ardessi dal desiderio di amarlo sempre più, né mai più in me questo fuoco si estinguesse! Volesse il cielo che i miei meriti fossero così grandi che la mia lucerna risplendesse continuamente di notte nel tempio del mio Dio, sì da poter illuminare tutti quelli che entrano nella casa del mio Signore! O Dio Padre, ti prego nel nome del tuo Figlio Gesù Cristo, donami quella carità che non viene mai meno, perché la mia lucerna si mantenga sempre accesa, né mai si estingua; arda per me, brilli per gli altri.

Dégnati, o Cristo, dolcissimo nostro Salvatore, di accendere le nostre lucerne: brillino continuamente nel tuo tempio e siano alimentate sempre da te che sei la luce eterna; siano rischiarati gli angoli oscuri del nostro spirito e fuggano da noi le tenebre del mondo. (…)

Fa’ che io guardi, contempli e desideri solo te; solo te ami e solo te attenda nel più ardente desiderio. Nella visione dell’amore il mio desiderio si spenga in te e al tuo cospetto la mia lucerna continuamente brilli ed arda. (…)

Dégnati di infonderci un amore così grande, quale si conviene a te che sei Dio e quale meriti che ti sia reso, perché il tuo amore pervada tutto il nostro essere interiore e ci faccia completamente tuoi. In questo modo non saremo capaci di amare altra cosa all’infuori di te, che sei eterno, e la nostra carità non potrà essere estinta dalle molte acque di questo cielo, di questa terra e di questo mare, come sta scritto: «Le grandi acque non possono spegnere l’amore» (Ct 8, 7).

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