venerdì 1 ottobre 2021

La formula di oblazione / 10

 


“Parimenti faccio voto di perseverare fino alla morte nel santo Istituto…”.

Perseverare: non è la corsa dei 100 metri con scatto veloce, ma il camminare sicuro e costante del maratoneta, che si misura sulle lunghe distanze. Nella sua etimologia c’è un per, che significa “a lungo”, e un severus, che significa “rigoroso”: è una decisione che deve essere lucida e ben ponderata, alla quale occorre essere coerenti, perché dobbiamo andare lontano.

Lontano quanto? Fino alla morte! Suona diversamente dal “per tutta la vita”. È la stessa cosa, ma qui c’è il senso della morte, quasi a dire che occorre andare avanti costi quello che costi. Non si scherza… eppure è una scelta gioiosa! Che bello dedicarsi per qualcosa per cui vale la pena vivere… e morire, perseverando con fermo rigore.

Come si è visto dalla ripetuta foto della quercia che campeggia davanti al Centro Internazionale di spiritualità “Claritas”, questi giorni sono stato a Loppiano per dare un corso di teologia spirituale a 24 giovani focolarini e focolarine in formazione: un’esperienza entusiasmante e arricchente…

2 commenti:

  1. Grazie Fabio per questo momento con te. Sei grande. 😊😊😊

    RispondiElimina
  2. Grazie padre Fabio! È stato tanto arrichente anche per noi... E adesso sappiamo che hai un blog! 👍 Cammino alla santità, un giorno alla volta. 1!

    RispondiElimina