Abitualmente il sabato scrivo un pensiero sul
vangelo della domenica. Oggi sono troppo condizionato dalla visita appena fatta
alla Santissima Annunziata a Firenze. Sono andato con il consiglio delle COMI
per celebrare i 70 anni da quando in quella basilica, quelle che sarebbero
diventate le prime “Sorelle Oblate”, fecero la loro consacrazione a Maria.
La chiesa non è dedicata all’Annunciazione, ma
all’Annunziata. L’affresco del 1200 ritrae infatti la Madonna nel momento
seguente l’annunziazione. L’anglo ha già compiuto la sua missione e sta con la
braccia conserte e gli occhi bassi, in attesa di una risposta. L’Annunciata parla
e dalla sua bocca escono le parole “Ecce ancilla Domini” che vanno in alto
verso Dio, in risposta all’annuncio.
Dopo il recente restauro il volto della
Madonna è irriconoscibile, rispetto a quello che appariva precedentemente. È di
una bellezza unica. Appare giovanissima, piena di gioia, contentissima di esprimere
la piena adesione a quanto le è stato proposto. Sembra proprio l’icona del Vangelo
di questa domenica quando, alla domanda su quale è il più grande comandamento,
Gesù risponde: “Ascolta…”. Maria è l’icona dell’ascolto: ascolta l’angelo che
le rivela di essere infinitamente amata da Dio. Ed è l’icona dell’adempimento
di quanto ascolta: che occorre amare Dio con tutto il cuore, l’anima, la mente,
le forze… Lei lo ama, lo riama, con tutta se stessa: “Eccomi, sono pronta a
tutto, si compia quanto mi chiedi, sono tutta tua, fai di me quello che vuoi…”.
E lo fa con gioia, incantata di poter entrare in questa relazione con l’Altissimo:
basta guardarla in faccia per rendersene conto.
So beautiful. Yes it is holy, but more is her love, her joy. As you said "she is the icon of the fulfillmentof what she hears: that it is necessary to love God with all her heart, soul, mind, strength... She loves him, she loves him again, with all of herself...
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