giovedì 29 novembre 2018

l'arco del Sagittario



Sto leggendo un libro sull’autunno come stagione della natura e dell’anima: un libro d’arte, poesia, filosofia, che mi aiuta a comprendere la bellezza e la ricchezza di questa stagione.
70 anni, tempo propizio per un bilancio e opportunità unica per un nuovo inizio, aperto a quello che Dio mi ha riservato in questa bellissima stagione della vita, preludio di inattese inedite sorprese.
Mi auguro di giungere là dove Gioacchino da Fiore vedeva incamminata la storia dell’umanità, di cui la vita di ogni uomo è una “piccola storia”: alla fanciullezza. «Tre sono dunque gli stati del mondo… Il primo è quello in cui siamo vissuti sotto la legge; il secondo è quello in cui viviamo sotto la grazia; il terzo, in cui vivremo in uno stato di grazia più perfetto. Il primo è il tempo dei vecchi, il secondo dei giovani, il terzo dei fanciulli».
Che si apra, in questo terzo stato della mia “piccola storia”, un autunno pieno di colori, come lo definiva l’originale Adriana Zarri, che conoscemmo quando eravamo giovani studenti nel Canavese: «È silenzio ritrovato, concentrazione densa, solitudine calda, meditazione, preghiera… Il sapore dell’autunno è quello della maturità. Non qualcosa di stanco e marcescente, ma di compiuto… È tempo della raccolta, ma di una seminagione lontana; ed è tempo di semina per un lontano raccolto».

Non immaginavo che oggi avrei ricevuto così tanti auguri, mai come questa volta, forse perché è un bel traguardo. Oltre alle telefonate e ai messaggi, la partecipazione ai funerali di Eli, dove erano presenti più di un migliaio di persone, mi ha dato l’occasione di accogliere gli auguri “dal vivo” di tantissimi amici. Festeggiare il compleanno della nascita con un funerale? Niente di più bello, perché sei aiutato a vedere dove la vita si protende.

Una delle mie foto da bambino, quando leggevo Capitan Miki e Blek Macigno e alla televisione vedevo Rin Tin Tin e Penna Bianca, mi ritrae con l’arco in mano. Un inconscio simbolo del Sagittario, sotto il cui segno sono nato? Non che creda all’oroscopo, ma mi piace una interpretazione del Sagittario che lo vede tendere l’arco al di là dell’inverno verso una nuova rinascita. Che scocchi dunque la freccia e voli alta.


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