mercoledì 14 novembre 2018

P. Gaetano Liuzzo - Un dono irrevocabile


15 anni fa p. Gaetano Liuzzo partiva per il cielo.
Anche questa volta ci siamo ritrovati, per farne memoria, nella chiesa di san Nicola dei Prefetti dove ha vissuto per tanti anni.
Ho letto nuovamente la lettera che, non ancora diciottenne, scrisse al Provinciale subito dopo la sua oblazione, avvenuta il 15 agosto 1929. Vi si sente tutta la gioia e l’entusiasmo di una donazione di sé a Dio mai più rinnegata:

Amatissimo padre, eccomi finalmente Oblato! e come tale, col “Passaporto” in mano [alludendo al nome nuovo che adesso porta come un nome di famiglia: Oblato di Maria immacolata. Portare questo nome, scriveva sant’Eugenio de Mazenod, il Fondatore, è un “passaporto per il Cielo”].
Voglio mandarle un ultimo saluto dalla casa sì cara di Ripa, culla dolcissima della nostra vita religiosa, e testimone amata del nostro nascere, dei nostri primi passi, dei nostri sforzi, e del nostro sacrificio intero e irrevocabile! Intero perché tutto, tutto – beni, corpo e volontà – tutto abbiamo messo insieme, e tutto abbiamo offerto a Gesù, il Povero, il Vergine, l’Ubbidiente, – e alla dolce Mamma – la prima Religiosa…; onde, come spero Gesù e la Vergine Assunta hanno accettato e benedetto il nostro dono, fatto stamattina con tutto il cuore, senza alcun rimpianto, e rinnovato poi lungo il giorno, decine di volta!... Irrevocabile perché invece di dire – ad annum –, avremmo detto con vivissima gioia (come abbiamo fatto col cuore) – perpetuam! –. La triplice Oblazione annuale, non è, non sarà per noi che una pura, purissima formalità impostaci dalla santa Regola, poiché l’olocausto, col cuore, è stato completamente e per sempre consumato, e il nostro amplesso ai Cuori di Gesù e di Maria, sarà costante, continuo, perenne…, eterno!
E con ciò eccoci oblati! Qual gioia non è per noi esser cosa esclusiva di Maria, di esser suoi figli prediletti… Quando poi dopo la benedizione del santissimo ci siamo sentiti dire “hoc fac et vivas” [“Fai questo e vivrai”. Erano le parole che vengono rivolte al candidato al momento della consegna della Regola] il nostro cuore ha sussultato di gioia: quella Regola che già tanto amiamo, vogliamo osservarla sempre fedelmente e amorosamente, poiché è proprio essa che ci farà vivere in eterno!


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