Abbiamo celebrato la domenica “Gaudete”, la domenica della gioia che
Gesù porta a chi lo aspetta. È un invito a custodirla nei nostri cuori e a
dividerla con gli altri…
Natale si avvicina a grandi passi. Andrò a fare l’ultima preparazione a Messina, con il mio libro: "Avvolti nella Lue. Il Natale di un viandante".
Il libro inizia con
la prima narrazione del Natale, quella dell’apostolo Paolo, che ne scrive
attorno all’anno 55-56, ben prima di Matteo e Luca. Nella Lettera ai Galati
leggiamo: «Quando venne la
pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la
Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo
l’adozione a figli» (4, 4-5). Nella sua narrazione non ci sono né angeli, né
stelle, né pastori, neppure indicazioni di luoghi o circostanze storiche.
A Paolo interessa una sola precisa coordinata storica: è giunta la
pienezza (in greco: “il riempimento”) del tempo. È il tempo di Dio, quello che
ha preparato da tutti i secoli. I tempi precedenti erano quelli dell’attesa,
ora inizia il tempo nuovo, definitivo, quello della salvezza. La “pienezza del
tempo” indica il cuore della storia umana: Gesù, che ne è il centro: tutto il
creato trova in lui il senso e la più profonda unità, il compimento…
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