Settanta bambini e ragazzi al catechismo, anche se distribuiti in varie aule, fanno un baccano d’incanto. Quando poi entrano in chiesa si zittiscono piano piano. Anche perché la chiesa è bella, moderna articolata, fatta apposta per raccogliere. Che bella messa! Ci sono anche i genitori: un’assemblea giovane, festosa.
La parrocchia degli
Oblati a Messina è composta da un grande quartiere popolare interamente di case
Gescal.
Oggi, ultima
domenica di Avvento, c’è la benedizione dei Gesù Bambino che saranno messi nel
presepe. Una festa nella festa. Poi tutti lo portano a casa… Mi sembra il più
bel commento al vangelo di oggi: Maria che va in visita dalla parente
Elisabetta.
Cosa avrà portato
in regalo all’anziana cugina? Uno scialle fatto da lei, una forma di formaggio,
delle fasce per il bambino che doveva nascere? Chissà… Ma la cosa che Elisabetta
ha sentito, così come l’ha sentita il bambino che portava in grembo, è stata la
presenza di Gesù. Maria portava in dono Gesù, un dono nascosto, silenzioso…
eppure c’era e la sua presenza si faceva sentire e operava.
Quei bambini che alla
fine della messa uscivano di chiesa con il loro Gesù Bambino mi sembravano
tante piccole Maria che portavano con sé il Gesù vero. Chissà che Natale non
sia anche portare Gesù in noi Gesù perché gli altri sussultino di gioia come il
bambino nel grembo di Elisabetta.
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