«Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto». Vorremmo entrare nel suo cuore, conoscere i motivi per cui decise di lasciare la promessa sposa senza dare scandalo, senza portarla in processo. Forse si era accorto di trovarsi davanti a una realtà più grande di lui, dalla quale voleva ritrarsi in silenzio, lasciando libera la donna e il suo bambino avvolti nel mistero. Agendo così si comporta da uomo “giusto”, non va contro la legge? È giusto perché si rimette alla volontà di Dio, ben al di là della sua comprensione. Che sia Dio a decidere, perché lui sa. E Dio interviene.
L’angelo gli appare in sogno, segno dell’irruzione del divino nella sua
vita: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua
sposa». Dunque Giuseppe è nel timore. Di cosa ha paura? Di essere stato
tradito, di vedere Maria lapidata? O non si tratta piuttosto del “timore di
Dio”, quello che nasce davanti all’opera di Dio, incomprensibile perché al di
là delle nostre categorie mentali? Giuseppe sa che è davanti a qualcosa che lo
supera, a un mistero di cui Dio soltanto conosce la portata e il valore.
L’angelo ora glielo rivela: «il bambino che è generato in lei viene
dallo Spirito Santo». Ecco il mistero davanti al quale Giuseppe si arrende. Gli
occorrerà forse tutta la vita per comprenderlo, per adesso sa solo che Dio è
all’opera e questo gli basta, si fida.
Giuseppe si trova davanti a una realtà che lo sorpassa infinitamente.
Ha bisogno di un angelo che lo rassicura: “Non temere”. Ci conosce bene questo
Dio che ci ha plasmati, conosce le nostre fragilità, le nostre paure, le nostre
debolezze. Non temere! Lo ripete una ottantina di volte nella Bibbia,
colorandolo con “non ti perdere d’animo”, “sii forte e coraggioso”, “non ti
abbattere”, “sta tranquillo”, “non lasciarti cadere le braccia”. Giuseppe è
tutti noi ogni volta che ci troviamo in una situazione inattesa, che supera le
nostre forze. Sono tanti gli eventi più grandi di noi che capitano a noi o
attorno a noi, davanti ai quali non sappiamo cosa fare, ci sentiamo persi.
Anche a noi l’assicurazione da parte di un angelo: “Non temere!”. Non temere
perché la storia, quella piccola e quella grande, l’ha in mano Dio, siamo in
mani sicure: siamo nelle sue mani, a lui solo la soluzione, pensa lui a tutto.
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