lunedì 30 novembre 2020

Quella bambina che si chiama speranza


C’è tanta paura, attorno, tanta incertezza. Intristisce.
Ci vuole più fede? Ci vuole più amore?
Forse ci vuole più speranza. E rileggo due righe della lunga famosa poesia di Peguy:
 
La fede non mi stupisce
La carità va da sé.
Ma la speranza, dice Dio, ecco quello che mi stupisce.
 
Che quei poveri figli vedano come vanno le cose e che credano
che andrà meglio domattina.
Che vedano come vanno le cose oggi e che credano che andrà
meglio domattina.
Questo è stupefacente ed è proprio la più grande meraviglia
della nostra grazia.
E io stesso ne sono stupito.
 
La Fede è una Sposa fedele.
La Carità è una Madre.
 
La Speranza è una bambina da nulla.
Eppure è questa bambina che traverserà i mondi.
Questa bambina da nulla.
 
La piccola speranza avanza tra le sue due sorelle grandi
e non si nota neanche...

Ciechi che sono che non vedono invece

Che è lei nel mezzo che si tira dietro le sue sorelle grandi.
 
È lei, quella piccina, che trascina tutto.
Perché la Fede non vede che quello che è.
E lei vede quello che sarà.
La Carità non ama che quello che è.
E lei, lei ama quello che sarà. 

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