giovedì 19 novembre 2020

Il testamento di padre Santino


Questa mattina presto, dalle 4 alle 5, nella mia stanza, ho recitato le preghiere per i moribondi e gli ho impartito l’assoluzione, mentre lui continuava a rimanere solo, nella stanza dell’ospedale. Poi ho aperto una sua lettera che mi aveva consegnata qualche mese fa, con su scritto “Riservata”: era copia del suo testamento spirituale. Un’ora dopo è partito per il cielo.




Così ci ha lasciato scritto p. Santino Bisignano:

Roma, 9. 04. 019

Questa sera pensavo alla ultima “chiamata per nome” del Signore. Mi chiedevo cosa lasciare. Solo questo: Vorrei che tutta la mia lunga vita componesse una sola parola: Gesù, il Verbo Incarnato, il Figlio della Vergine Maria.

Vorrei che la mia vita lo annunciasse e lo offrisse come dono immenso del Padre ad ogni persona e a tutto il creato. Lui è la Vita! Lui è la fonte e la bellezza della Vita. È l’Amore del Padre che ci avvolge, illumina, ammaestra e guida. Seguirlo nel nostro quotidiano e respirando Chiesa è già porre un tassello vivente nella costruzione in atto della società.

Mi ritiro in silenzio per unirmi alla preghiera di Papa S. Paolo VI a Manila: lo presenta, lo annuncia, lo offre guardando con gli occhi del cuore e la passione di chi “conosce” l’Unigenito Figlio del Padre, Salvatore e Signore.

Unisco alla presente la sua preghiera, in comunione con Papa Francesco. Seguire Gesù è accogliere l’insegnamento e la testimonianza di Papa Francesco. Quando penso a lui, per averlo conosciuto più da vicino nel servizio richiestomi, lo vedo una cosa sola con Gesù e questo spiega, mi dico, il suo coraggio evangelico, il suo stile di vita, l’amore per una Chiesa limpida e testimone, rivela l’amore per la gente e l’umanità nella varietà dei suoi volti e nella ricerca di pace, giustizia, dignità.

La Vergine Maria mi ha sempre accompagnato nella mia vita fin dagli inizi. A Lei mi sono affidato pregandola di prepararmi all’incontro, “vestito a festa”, come faceva mia mamma nel prepararci la domenica per la Messa, a celebrare l’Eucaristia.

(in allegato l’Inno a Cristo di Paolo VI, Manila, 29 novembre 1970)

5 commenti:

  1. Non ho avuto la fortuna di conoscere bene p. Santino di persona e mi dispiace aver perso un occasione d'oro per conoscere un po' meglio Gesù in questo missionario. Grazie p. Fabio per aver condiviso il suo saluto.

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  2. P. Santino, un grande cuore, con una brillante intelligenza spirituale, capace di accogliere e far sentire amate da Dio le persone che lo incontravano. A lui debbo il discernimento sulla mia vita che mi ha regalato pace e gioia, oltre ogni prova, nel laicato. A lui la formazione cristocenteica e la visione trinitaria sull'uomo e sulla storia e quel coraggio della positività che vince su tutte le avversità. L'ho sentito padre, non solo un padre, ma generatore di vita per me e la mia famiglia. Grazie P. Santino. Ora mi puoi essere sempre più accanto, molto di più di prima e portare a compimento quel disegno del Padre in me che hai contribuito in modo così importante a costruire. Grazie.

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  3. Grazie p.fabio e bello sapere che si può ricevere un testamento spirituale così speciale,quello di testimoniare al mondo che Gesù è il nostro Signore e Salvatore,🙏🙏🙏1sempre con GIM ❤️🤗👍 buon venerdì a tutti.

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  4. Grazie, una condivisione che ci incoraggia ad andare avanti vivendo bene l'attimo presente. Questo testamento di padre Santino ci porta in paradiso. Grazie

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