domenica 19 aprile 2020

L’incontro di padre Ermanno con Graziella / 3


Con p. Ermanno a Cadice in Spagna
Il racconto del primo incontro di p. Ermanno Rossi con il Focolare.

La prima notizia [del focolare] mi è giunta, nel '50, attraverso una lettera. Allora ero giovane sacerdote (Sono stato ordinato nel '49).
P. Tovini - un mio confratello di Pistoia - aveva conosciuto la Graziella, quando ella si recava a trovare Pasquale Foresi, e l’aveva invitata a parlare ai terziari di cui era assistente spirituale. N’era rimasto scioccato. Ha comunicato, allora, la sua scoperta a me, che ero ad Arezzo, e al p. Valentino Ferrari, che viveva a Roma.
Con Tovini e Valentino avevamo vissuto assieme prima del sacerdozio. Eravamo molto uniti tra noi, desiderosi di far qualcosa per il nostro Ordine.

Il mio primo incontro diretto con Graziella l’ho avuto, però, solo nell'estate di quell’anno a Roma, mentre mi recavo per andare a casa.
Andai al focolare femminile di Via XXI Aprile, guidato dal P. Valentino.
Questi – dopo aver ricevuto la lettera di p. Tovini - aveva preso contatto con Chiara che viveva, in quel tempo, alla Garbatella. N’era rimasto affascinato. Così quel giorno mi condusse nel focolare femminile…
Venne ad aprirci la Vale, giovanissima: ricordo un viso luminosissimo! C’introdusse nel salottino; poi scomparve. 
Venne Graziella. Anche essa mi diede un'impressione di luce fortissima.
Feci molte domande d’approfondimento, ma l’annuncio dell’Ideale non mi procurò alcuna difficoltà. Ero un libro aperto.

In quel momento non compresi da dove proveniva il fascino; dopo, ho capito che la fonte era Gesù in mezzo. Quelle ragazze vivevano nella carità reciproca; si realizzava, così, la promessa di Gesù: “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome io sono in mezzo ad essi…”.
Con la sua presenza tutto acquistava significato.

In due occasioni ho avuto modo di trascrivere quanto p. Ermanno mi raccontava di ciò che l’Ideale dell’unità aveva portato nella sua vita di religioso:

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