lunedì 20 aprile 2020

O felix culpa?



100 religiosi da tutto il mondo. 100 perché il programma di collegamento internet non ne consentiva di più. 100 amici, tanti dei quali non li vedevo da anni. 

Di colpo questo pomeriggio me li sono trovati sullo schermo, tutti insieme, vicini, come se ognuno fosse nella mia stanza, con me, seduto attorno allo stesso tavolo.
Ci siamo detti poche cose, ma quello che si dice a volte non ha importanza. L’importanza è sentirsi uniti, fratelli, legati oltre le barriere dello spazio: uno!

Grazie coronavirus che ci hai consentito di fare un’esperienza così bella di unità.
Grazie coronavirus? Affermazione assurda? Ma non abbiamo cantato nella notte di Pasqua, su ispirazione di sant'Agostino, quella contradictio in terminis: “o felix culpa”?
Anche dal male può venire il bene? Non so, sicuramente il male ci obbliga a rientrare in noi stessi, a cercare il bene nascosto, a farlo rifiorire e a condividerlo per un bene più grande.

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