Uscire nelle periferie
Rimaniamo ancora sulla prima delle tre parole, Annunciare, testimoniare, adorare. “Annunciare”, in questi primi
interventi di papa Francesco, ma subito insieme con altre due parole eloquenti:
“uscire” e “periferie”
Seguire Gesù vuol dire
imparare ad uscire da noi stessi per andare incontro agli altri, per andare
verso le periferie dell’esistenza, muoverci noi per primi verso i nostri
fratelli e le nostre sorelle, soprattutto quelli più lontani, quelli che sono
dimenticati, quelli che hanno più bisogno di comprensione, di consolazione, di
aiuto. C’è tanto bisogno di portare la presenza viva di Gesù misericordioso e
ricco di amore!
… se vogliamo seguirlo e
rimanere con Lui, non dobbiamo accontentarci di restare nel recinto delle
novantanove pecore, dobbiamo “uscire”, cercare con Lui la pecorella smarrita,
quella più lontana. Ricordate bene: uscire da noi, come Gesù, come Dio è uscito
da se stesso in Gesù e Gesù è uscito da se stesso per tutti noi. (Udienza generale, Mercoledì,
27 marzo 2013)
Abbiamo il coraggio di “uscire”
per portare questa gioia e questa luce in tutti i luoghi della nostra vita! La
Risurrezione di Cristo è la nostra più grande certezza; è il tesoro più
prezioso! Come non condividere con gli altri questo tesoro, questa certezza?
Non è soltanto per noi, è per trasmetterla, per darla agli altri, condividerla
con gli altri. (Udienza generale, Mercoledì,
3 aprile 2013)
“L’olio prezioso che
unge il capo di Aronne non si limita a profumare la sua persona, ma si sparge e
raggiunge “le periferie”. Il Signore lo dirà chiaramente: la sua unzione è per
i poveri, per i prigionieri, per i malati e per quelli che sono tristi e soli.
L’unzione, cari fratelli, non è per profumare noi stessi e tanto meno perché la
conserviamo in un’ampolla, perché l’olio diventerebbe rancido … e il cuore
amaro. Il buon sacerdote si riconosce da
come viene unto il suo popolo… quando il Vangelo che predichiamo giunge alla
sua vita quotidiana… quando illumina le situazioni limite, “le periferie” dove
il popolo fedele è più esposto all’invasione di quanti vogliono saccheggiare la
sua fede…
E quando sente che il
profumo dell’Unto, di Cristo, giunge attraverso di noi, è incoraggiata ad
affidarci tutto quello che desidera arrivi al Signore: “preghi per me, padre,
perché ho questo problema”, “mi benedica, padre”, “preghi per me”
Così bisogna uscire… nelle
“periferie” dove c’è sofferenza, c’è sangue versato, c’è cecità che desidera
vedere, ci sono prigionieri di tanti cattivi padroni… (Giovedì santo, messa
crismale…)
Sono molto contenta che il blog ci ripresenti foto e brani delle parole di papa Francesco
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