Padre Léo Deschâtelets al Concilio. Particolare della pittura "Il Concilio Vaticano II" di Aligi Sassu Chiesa di sant'Andrea, Pescara |
AROMI, Dicembre 1962, Casa
generalizia: Visite “conciliari”
Abbiamo continuato ad essere onorati
dalla visita di “Padri” del Concilio. Segnaliamo prima di tutto quella di S.E.
il Cardinal Santos, arcivescovo di Manila; poi quella di S.E. il Cardinal Frings,
arcivescovo di Colonia, Il Rev.mo Padre (generale) ha voluto sottolineare, in
occasione della presenza di quest’ultimo alla nostra tavola, tutto quello che
gli Oblati dei diversi continenti devono agli interventi di S.E. presso le
organizzazioni tedesche di aiuto alle missioni. Nella sua risposta, in
francese, Sua Eminenza ha tenuto e ricordare in modo particolare il R.P.
Schulte, fondatore della MIVA.
Segnaliamo inoltre quei visitatori
che sono maggiormente uniti alla Congregazione: S.E. Mons. Lallier, al quale il
“centenario” (della morte di sant’Eugenio) di Marsiglia deve molto; e S.E.
Mons. Veuillot, battezzato dal p. Jean-Baptiste Lemius, e il cui padre, Sig.
Francesco Veuillot, ha collaborato a una edizione del libro del Padre Jonquet:
“Montmartre ieri e oggi”, e ha pubblicato “Gli Oblati di Maria Immacolata”
nella collana “I grande Ordini e Istituti religiosi”.
(segue una lista di 33 di vescovi,
tra i quali l’abate di Solesmes)
Al
termine della prima sessione del Concilio p. Léo Deschâtelets, superiore
generale, il 31 dicembre 1962 si incontrò con gli studenti dello scolasticato
internazionale di Roma per comunicare loro le prime impressioni. Iniziò col
parlare di Giovanni XXIII:
Nel vederlo in azione si comprende
che è certamente ispirato. È una guida saggia… la sua mistica suscita la
meraviglia di tutti quelli che vivono con lui… Nei suoi discorsi e nei suoi
interventi si avverte che è guidato da Qualcuno; un Altro lo dirige, l’ispira…
Ha una luce speciale, una forza speciale, un ottimismo, una grande sicurezza…
Questa prima parte del Concilio mi ha dato un immenso amore per la persona del
nostro Santo Padre il Papa.
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