Gesù Risorto dice alla Maddalena di non toccarloCapitello del chiostro della cattedrale di Aix |
Quella rivelazione non sarebbe rimasta nascosta e segreta:
si sarebbe dovuta comunicare a tutti perché tutti giungessero alla fede. Gesù
infatti pregava per quello che avrebbero creduto in lui “mediante la loro
parola”. Perché, si domandava apa Pafnunzio, alcuni dicevano che il Vangelo di
Giovanni parla di un “mandato missionario” soltanto in termini di testimonianza?
La comunità giovannea, nella prima lettera del loro padre Giovanni, aveva
scritto a chiare lettere che quanto aveva compreso e vissuto riguardo alla
Vita, lo “annunciava” ad altri per introdurli nella loro comunione e, da quella
comunione, nella comunione con il Padre e il Figlio suo Gesù Cristo. Anche per
Giovanni la fede nasce dalla parola!
Nello
stesso tempo apa Pafnunzio, lasciandosi coinvolgere dalla preghiera di Gesù, si
rendeva conto di quanto forte fosse il legame tra la testimonianza dell’unità e
la fede. Il mondo avrebbe creduto quando avrebbe veduto una tale unità tra i
cristiani da percepire tra loro la presenza del Signore risorto e la verità,
perché fatta vita, del suo annuncio. Che il mondo conosca “che li hai amati
come hai amato me”, pregava Gesù. Il mondo per credere avrebbe dovuto vedere
l’amore di Dio circolare tra i cristiani e l’avrebbe visto nella loro unità. Il
mondo era ammalato, lo vedeva bene apa Pafunzio: odio, discordia, violenza,
ingiustizia, guerra… Per guarire aveva bisogno d’unità. Era compito della
comunità cristiana testimoniare, irradiare e coinvolgere nell’unità. Gesù era
stato mandato nel mondo per salvare il mondo, ora la sua missione passava alla
comunità, stava a lei salvare il mondo, portando l’unità.
Caro apa Pafnunzio ci spieghi i segreti delle meraviglie di Dio .Ne siamo molto contenti .
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