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In Mariapoli |
Mercoledì pomeriggio vado a
Castelgandolfo per confessare una signora anziana, inferma. Entro in casa: “Ha
visto il telegiornale?” Quando lo vedo lo vedo soltanto di sera. Subito mi
raccontano che il papa, prima dell’udienza, ha preso in braccio un bambino che
piange impaurito. Il papa gli prende il ciucciotto appeso al collo e glielo
mette in bocca. Poco dopo vado da un’altra persona anziana, inferma, per portarle
la comunione; una famiglia, la sua, non praticante. Appena entro in casa, prima
ancora di salutarmi: “Ha visto il papa? Ha messo il ciucciotto in bocca ad un
bambino…”. Proseguo e vado dalle Clarisse: sono chiuse in clausura ma subito mi
raccontano del papa che ha messo il ciucciotto… A cena sono in una comunità di
religiosi: “Hai visto il papa che ha messo il ciucciotto…”. Torno a casa che è
già un po’ tardi. Il superiore, sapendo che non sono stato a vedere il
telegiornale della sera, si premura di aggiornarmi subito: “Hai saputo che il
papa…”.
Nessuno mi ha detto una parola del
discorso fatto dal papa dell’udienza. Il suo gesto è stato molto più eloquente.
Oggi
durante la messa in Mariapoli, a Sacrofano, alle porte di Roma, ho raccontato quello
che mi è successo mercoledì. Sono circa 800 i presenti. A cena Vincenzo mi narra
di quando, dopo la messa, è uscito di chiesa. Mentre va verso l’ascensore sento
dietro di sé il parlare sconclusionato di un ragazzo handicappato. La cosa lo
mette un po’ a disagio, specialmente quando lo vede entrare con lui nell’ascensore.
Ma Vincenzo è bravo e si supera: “Premi tu il pulsante dell’ascensore”, dice
rivolto al ragazzo. Il ragazzo è così contento che, dopo aver premuto il
pulsante, gli salta al collo e lo bacia. E la moglie di Vincenzo: “Proprio come
il papa…”
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