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"Sui passi di Gesù" Fr. Fabio Ciardi Pellegrinaggio in Terra Santa |
Il capo della sicurezza all’aeroporto di Fiumicino non crede ai suoi occhi: “In tanti anni di servizio non ho mai visto una cosa del genere!”. Infatti credo che non sia proprio usuale vedere una famiglia intera, 44 persone, che parte insieme per la Terra Santa. “C’è un matrimonio?”, domandano non sapendo cosa pensare. No, ho semplicemente preso alla lettera l’invito dell’angelo e di Gesù a tornare in Galilea. Vi torno fisicamente, solo che questa volta porto con me tutta la famiglia, dalla mamma ottantenne alla pronipote ottenne. Un sogno coltivato da tanti, da tanto tempo, che si fa realtà. Staremo insieme otto giorni, sulle orme di Gesù.
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Elia... nella grotta di Elia al monte Carmelo |
Il ritrovo la sera prima a Vermicino, il viaggio collettivo in bus all’aeroporto, le pratiche burocratiche e gli interminabili interrogatorio degli agenti israeliani, il volo sulla Grecia… inizia l’avventura in una incontenibile gioia. Giovanni Paolo II, che contemporaneamente a Roma proclama beato, si dice contento che lo riportiamo con noi in Terra Santa.
Giunti a Tel Aviv saliamo a nord, al Monte Carmelo, alla grotta d’Elia, dove il profeta, negli anni Sessanta del Nono secolo avanti Cristo, proclamò la verità dell’unico Dio davanti a un popolo che lo tradiva con altre dei. Iniziamo il nostro viaggio col piede giusto, con la professione di fede di Tommaso, che porta a compimento quella di Elia: “Signore mio e Dio mio”; una confessione che vorremmo inverare nella vita di ogni giorno, in una scelta esclusiva e totalitaria: “Sei tu, Signore, l’unico mio bene”.
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