Terzo giorno della Mariapoli, terza puntata della presentazione del progetto di Dio sull'umanità
Come sarà “fatta” questa volontà di Dio, così che il cielo sia in terra e la terra possa entrare in cielo? In mezzo, fra cielo e terra, c’è Gesù: è lui che porta il cielo sulla terra e la terra in cielo.
Gesù, che viene dal cielo, ci dice come si vive in cielo e qual è il progetto di Dio sulla nostra umanità. È lui che, lungo tutto il Vangelo, ci spiega cos’è l’amore e come si ama; ci spiega la “volontà di Dio”, che sappiamo essere: vivere nell’amore fino alla piena comunione, all’unità.
Per far funzionare bene un oggetto che comprimo, un’auto, un computer, una lavatrice, è intelligente leggere il manuale delle istruzioni; nessuno di noi pensa sia un attentato alla proprio libertà seguirne le indicazioni e attenersi ad esse; è piuttosto da stupidi non tenerne conto.
Per capire il progetto di Dio e sapere come attuarlo abbiamo un manuale, il Vangelo: le parole di Gesù e la vita di Gesù. Leggendolo sappiamo che, perché io come persona e la società intera funzioniamo, occorre fare all’altro quello che vorremmo fosse fatto a noi stessi, farsi tutto a tutti, perdonare, rimanere fedeli al legame matrimoniale, così come non mentire, non giudicare, non frodare… Ma anche avere fiducia nell’amore del Padre che ha cura di tutti noi, parlare con lui e pregarlo. È così che si forma e si affina la coscienza, liberandosi dalle tendenze egoistiche e negative che si sedimentano in noi a causa del nostro peccato. Si può anche dire: “Io faccio come mi pare, perché sono libero. Non seguo il manuale”; è il modo migliore per rompere l’ingranaggio. “A me piace mettere nel serbatoio della macchina lo champagne invece della benzina puzzolente…”: fai pure!
Ma il Vangelo è ben più di un manuale. Se lo vivo è Gesù che viene a vivere in me, ed egli mi trasforma in sé. In lui trovo la mia vera identità: io divento Gesù. Allora inizio a lasciar vivere Gesù in me: Gesù diventa me. Se agisco io-Gesù, se agisce Gesù-me, vivrò certamente nella pienezza dell’amore, nella pienezza della libertà: se il mio vero io è Gesù, quando obbedisco a lui obbedisco a me, che sono lui.
Occorre il coraggio di andare fino in fondo e vivere come Gesù ha vissuto: fino a dare la vita. Amare richiede il dono totale di sé all’altro; a Gesù, prima di tutto, pronti a far morire le tendenze egoistiche che sono in noi per essere lui, per essere il nostro vero io; agli altri, mettendoci sempre al loro servizio, senza mai servirsi degli altri.
Vivendo così si edifica la comunità umana che rispecchia quella della Trinità. Gesù abiterà non soltanto in me, ma tra noi e si porrà alla guida di tutto il suo popolo, si farà nostra Via, e ci introdurrà nei cieli nuovi e nella terra nuova. Così si compirà, in pienezza, il disegno di Dio sull’umanità e sulla creazione.
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