La chiave per entrare in questa realtà ci arriva attraverso la preghiera che la Liturgia del giorno invita a rivolgere al Signore:
Signore onnipotente e misericordioso,
attira verso di te i nostri cuori,
poiché senza di te
non possiamo piacere a te, sommo bene.
Piacere a lui è dono di lui!
Piacere a lui è dono di lui!
Poi prego con il breviario inglese e trovo che la preghiera è tradotta così: … left to ourselves we cannot do you will = senza di te non possiamo fare la tua volontà; piacere a lui è fare la sua volontà!
..SEMPRE MI HA AIUTATO UNA MEDITAZIONE DI MERTON----UN SOLITARIO DEVE SEMPRE CREDERE CHE CIÒ CHE STA FACENDO È VOLONTÀ DI DIO---SE ANCHE NON LO FOSSE, DIO È COSI GRANDE CHE FARÀ SUA VOLONTÀ ANCHE CIÒ CHE NON LO È---IL PADRE HA MANIFESTATO LA SUA GLORIA AMANTE NEL GRIDO DELL'ABBANDONATO RIEMPIENDO TUTTO IL -NO- DI SE FACENDOCI NON SERVI MA LIBERI FIGLI ANCHE NEL NOSTRO ERRARE---E PERCIÒ LIBERI DI AMARE SENZA TIMORE E GUARDARE IL MONDO NON COME LO SI VEDE, MA COME LUI LO VEDE...
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