Dal Brasile mi è arrivato un power point che riprende le cinque parola del cammino quaresimale (della vita) di cui ha parlato giorni fa sul blog. L’ho colto come un invito ad andare avanti nello scoprirne altre. “Fallimento”, ad esempio. La parola americana più famosa, che ne traduce la cultura, è “successo”. Si studia, si lavora, si lotta, si vive… per il successo. Non è soltanto cultura d’oltre oceano: è anche la nostra.
Eppure in un viaggio succede che si sbaglia strada e ci si ritrova persi per campi. Quante sbandate, quanti sbagli, quanti… fallimenti. Bisogna metterli in conto, fanno parte del rischio della vita. Anche il viaggio di Gesù, proprio all’ultimo, senza finire in un fallimento. È come se egli avesse voluto seguirci fuori strada, per esserci accanto anche nei momenti più bui. Nella sua parabola, se una pecora del gregge ha perduto la strada e s’è smarrita il pastore non l’abbandona, ma va da lei nel luogo perduto… Con la sua presenza il vuoto si riempie, il buio si illumina, la solitudine si popola.
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