venerdì 11 marzo 2011

Cammino verso la Pasqua: i compagni

Che tristezza un viaggio da soli. Si può intraprendere per affari, per andare a trovare qualcuno… Ma un viaggio vero, verso una bella meta, di quelli che si preparano con cura, di quelli che non ci dormi la notte prima perché sei eccitato all’idea di andare in un posto nuovo, dell’avventura, Va fatto insieme: il tempo passa più in fretta, ci si aiuta, ci si incoraggia se capita di sbagliare strada, si condividono le nuove scoperte, le gioie, le difficoltà.
Così anche per il cammino della Quaresima e più ancora per il grande viaggio della vita. Bisogna organizzarsi con degli amici, mettersi d’accordo con loro e diventare compagni di viaggio. Insieme è più bello, più sicuro e la meta è certa. Il nostro è un  cammino di Chiesa!
Poi ci sono quelli che sono già arrivati e fanno il tifo per noi, ci sono accanto… È così parlare con loro di tanto in tanto, chiedere una mano…
L’importante è non essere mai soli.

Queste due sere, dopo cena, sono stato a parlare alla gente delle parrocchie vicine, convenute insieme per il ritiro di inizio quaresima. Partecipa anche la parrocchia degli Oblati del SS. Crocifisso. Un uomo è arrivato subito dopo che mi avevano presentato; non sapeva quindi chi fossi. Alla fine, si è avvicinato all’Oblato con quale stavo parlando e gli ha detto, riguardo a me: “Parla proprio come uno di voi! Semplice, con calma… Sembra proprio un Oblato!”. Che ci vuoi fare, abbiamo il marchio di fabbrica.

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