(nella foto la casa dove abito: sono nelle prime stanze a sinistra)
Di prima mattina passeggio per le strade deserte, in mezzo ai prati verdi, rasati alla perfezione, sui quali sono adagiate le case, rigorosamente distese a pianterreno e circondate da grandi alberi. Non ci sono come da noi muretti divisori tra casa e casa né ringhiere, tutto è aperto su grandi spazi, senza confini, icona del senso di libertà del popolo americano.
La messa mi porta in un mondo che mi ha richiamato certi servizi liturgici protestanti, come si vedono nei film: tutti che cantano gli inni con fervore, il coro, il pianoforte, il pieno coinvolgimento di ognuno. E tanti segni oblati, a cominciare dalla riproduzione esatta della Madonna che ha sorriso al fondatore, per finire alla gente attaccatissima agli Oblati, che mi saluta con un calore speciale.
Nel primo pomeriggio, aggirandomi per il campus mi imbatto in un gruppo di persone che entra nella “Marian Mission Hall”. Mi accodo e mi ritrovo alla celebrazione del 475 anniversario delle Orsoline. Imparo così tante cose sulle Orsoline, le prime, tra l’altro, ad aprire una scuola per ragazze in Texas, anche qui a San Antonio.Poi per tutto il resto del pomeriggio a chiacchera con la mia nuova comunità, a cui si aggiunge una suora e un domenicano, amici di famiglia, con i quali prepariamo e consumiamo una cena frugale. Tutto così americano e fraterno. Domani inizia la settimana: mi riserverà certamente cose belle.
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