“Chiunque non abbia
sperimentato nella propria vita cosa significhi essere stati amati da Cristo e di
essere costati il prezzo del suo sangue, non potrà mai cogliere perfettamente tutto
il contenuto della vocazione oblata”. Ho introdotto con queste parole del
nostro grande p. Fernand Jetté il ritiro alla comunità oblata di Marino. A
differenza delle altre volte, questo mese non sono andato io da loro, ma sono
venuti loro da me.
Stessa foto di ieri… sono
cambiati i protagonisti! E ancora davanti alla statua che custodisce il cuore
di sant’Eugenio, perché abbiamo meditato sul suo essere “appassionato di Gesù
Cristo”. Abbiamo ricordato le sue parole riferite alla nostra missione: «Annunciare,
come l’Apostolo, “Gesù Cristo, e Gesù Cristo crocifisso… non col prestigio
della parola ma con la manifestazione dello spirito”, mostrando cioè che
abbiamo meditato nel nostro cuore le parole che annunciamo e che abbiamo
cominciato a metterle in pratica prima di accingerci ad insegnare».
Come ci insegna la nostra
Regola: «La croce di Gesù è al centro della nostra missione. (…) Attraverso lo
sguardo del Salvatore crocifisso vediamo il mondo riscattato dal suo sangue,
nel desiderio che gli uomini, nei quali continua la sua passione, conoscano
anche la potenza della sua risurrezione».
È il nostro programma di
vita!
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