martedì 8 novembre 2022

La croce di sant'Eugenio e di p. Louis

Qualche volta il titolo di “decano” serve. In poche parole sono il più vecchio della comunità e anche quello che da più anni vive alla casa generalizia (Paolo fa l’eccezione, ma è un caso più unico che raro). Sono arrivato poco prima di p. Louis, che oggi ci lascia per tornare negli Stati Uniti dopo aver svolto per 12 anni il servizio di superiore generale. 

Che dirti p. Louis? Siamo stati insieme 12 anni. Sono passati in un soffio.

Sei stato così discreto che tante volte la tua presenza non si è neppure avvertita. Però c’eri. La mattina non sono mai riuscito ad arrivare prima di te alla meditazione silenziosa in cappella. Quando arrivavo eri sempre già lì.

Hai guidato la Congregazione senza darti arie di leader, mantenendo l’ultimo posto, anche nel banco in cappella!

I tuoi scritti sono sobri. Invece le tue relazioni sono appassionate. Uomo di rapporti, di vicinanza, di attenzione all’altro. Ricordi i nomi di tutti (quanto ti invidio!). Sempre positivo, incoraggiante.

Anche personalmente devo testimoniare che mi hai sempre apprezzato, sostenuto. In un momento di scoraggiamento – avevo scritto addirittura una lettera di dimissioni – sei venuto nel mio ufficio e mi hai chiesto se ero felice del mio lavoro. Poi hai messo nelle mie
mani la croce che portava sant’Eugenio e hai lasciato che mi lasciassi illuminare da essa. Ancora una volta ti sei messo da parte e hai messo in primo piano Cristo Crocifisso.

L’immagine che conserveremo di te è quella nell’atto, che hai ripetuto tante volte, di benedirci con la croce del Fondatore.

https://www.facebook.com/omiworld.org/videos/535399274648819/

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