domenica 13 novembre 2022

BellaCosenza


Rieccomi approdato nella bella Cosenza. Non ho capito perché mi piace così tanto... Per la luce, l’intreccio tra antico e nuovo? Oppure per la presenza degli Oblati, una comunità tutta particolare. O per l’arte racchiusa nella nostra chiesa, con architetture, pitture, bassorilievi che partono dal 1200. Oppure per la gente, così accogliente, che frequenta la chiesa…

Su tutto questo cala il Vangelo di oggi, che mi ricorda che non rimarrà pietra su pietre e tutto passa. Mi viene in mente l’affresco nella cappella di san Silvestro e Costantino ai Quattro Santi Coronati a Roma, dove gli angeli, alla fine dei tempi, arrotolano il firmamento come fosse il telone della scena di un teatro. Non resterà il bassorilievo con la bella Madonna serissima che tiene in braccio Gesù… Questo alla fine dei tempi. Ma in tempi brevi gli Oblati possono lasciare Cosenza, come hanno lasciato tante altre case, e ne apriranno altre… Dovranno lasciare tanta bella gente…

Siamo nomati, pellegrini. Solo la meta è certa. Tutto con passione – guai a smettere di lavorare, raccomanda fortemente Paolo nella seconda lettura, con la scusa che tutto passa – e anche con distacco. Immersi nelle realtà nelle quali viviamo e pronti a lasciare tutto per ciò che solo resta.

Resta solo quanto abbiamo amato.

 










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