Il parco è circondato da una tale varietà
di alberi da restare incantati. Alcuni li riconosco, ma altri… Per fortuna,
grazie a una piccola applicazione di Google, basta fotografarne le foglie che
subito sul telefonino appare il nome della pianta. Per me, che in quanto a
tecnologia sono all’età della pietra, è una piacevole scoperta.
Mi domando se c’è un’applicazione
che permette di fotografare una persona e che mostra il suo carisma di
appartenenza. Forse non n’è bisogno, basta un po’ di comunione tra di noi, come
facciamo qui a Roveré, per veder la meravigliosa varietà dei doni Dio che, come
arricchisce la terra di tante piante, così arricchisce la Chiesa di tante
grazie.
Quando Chiara guardava la natura,
vedeva tutte le cose “collegate fra loro dall’amore, tutte - per così dire – l’una
dell’altra innamorate”. Quello che vale per la natura vale anche per le realtà
divine e spero che qualcuno, guardando dal di fuori questo nostro incontro,
possa dire ugualmente che tutti i carismi sono collegati fra loro dall’amore, tutti
- per così dire – l’uno dell’altro innamorati.
Qual è il contributo tipico che la
spiritualità dell’unità può dare ai carismi nella Chiesa? Proprio quelli di
metterli tutti in comunione, così che ognuno potenzi la comprensione del dono
ricevuto, e lo metta pienamente a servizio di tutti. E qual è il contributo dei
carismi alla spiritualità dell’unità? Aiutarla ad essere sempre se stessa, a
non perdere mia la sua intensità spirituale.
Nessun commento:
Posta un commento