sabato 17 agosto 2019

Gesù porta l’unità o la divisione?



“Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione…” (Lc 12, 49-57).

Parole enigmatiche e inquietanti quelle con le quali Gesù conclude il discorso rivolto ai suoi discepoli.

Cos’è il fuoco che è venuto a portare e che con impazienza vorrebbe incendiasse il mondo intero? Ci sono mille interpretazioni.
A me piace pensare che sia la sua parola, il Vangelo che è venuto ad annunciare, la vita nuova che ci ha portato dal cielo. E perché non anche lo Spirito Santo, mandato proprio per rendere viva la parola di Gesù, per incendiare i cuori dell’amore di Dio? Giovanni Battista aveva detto che il Messia avrebbe battezzato in Spirito Santo e fuoco.
Gesù è venuto ad annunciare il Regno di Dio e lo vorrebbe vedere subito diffuso nel mondo intero: “Venga il tuo Regno”, ci ha insegnato a pregare. Un’era nuova dunque, un popolo nuovo.

Tutto ciò ha un prezzo, non sono cose di poco valore, che si acquistano scontate come i saldi di fine stagione. Costano.
Gesù ci mette del suo: il battesimo di Gesù è la sua morte in croce. Perché venga lo Spirito e il fuoco divampi dovrà dare la sua vita. La passione lo sommergerà nelle onde della sofferenza.
Dalla sua morte fiorirà il mondo nuovo, caratterizzato dalla “pace”, parola pregna di significato, che ingloba tutto quanto possiamo desiderare.
Quando Gesù nasce gli angeli annunciano l’era di pace: “Pace in terra agli uomini che Dio ama”.
Quando guarisce i malati li invita ad andare “in pace”, di cui la guarigione è segno.
Non ha poi detto “Io vi do la mia pace”?

E com’è che adesso Gesù dice che non è venuto a portare la pace ma la divisione? La pace include l’unità. Non è venuto a portare la pace e l’unità?
Forse la via di Gesù deve diventare anche la nostra via: “Gesù ci ha dato un esempio perché ne seguiamo le orme”, ci ricorda la prima lettera di Pietro.
Sì, saremo inondati di fuoco e Spirito Santo e anche noi vogliamo diffondere attorno a noi fuoco e Spirito Santo, irradiare la vita di Dio, far nascere un mondo di pace e di unità.
Ma va pagato come l’ha pagato Gesù, con il medesimo battesimo, con una adesione incondizionata a lui, costi quello che costi, pronti ad ogni contrarietà, ad ogni prova, a diventare come lui “segno di contraddizione”.
Metterlo al primo posto, rimanere fedeli alla sua parola, fidarci dello Spirito Santo.

Nessun commento:

Posta un commento