Ho letto questa esperienza sul sito di Città Nuova. Mi è sembrata troppo bella per non condividerla. Un amore puro.
domenica 3 luglio 2011
Un amore puro
Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di un'ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice. Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9. Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un'ora prima che qualcuno potesse vederlo. Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io della ferita. Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita. Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta. L'anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie. Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da tempo dal morbo di Alzheimer. Gli chiesi se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po' tardi. Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da cinque anni. Ne fui sorpreso, e gli chiesi: «E va ancora ogni mattina a trovarla anche se non sa chi è lei?». L'uomo sorrise e mi batté la mano sulla spalla dicendo: «Lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi è lei».
Ho letto questa esperienza sul sito di Città Nuova. Mi è sembrata troppo bella per non condividerla. Un amore puro.
Ho letto questa esperienza sul sito di Città Nuova. Mi è sembrata troppo bella per non condividerla. Un amore puro.
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